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Engelszell

L’Abbazia Engelzell

L’abbazia trappista Engelszell si trova in Austria, esattamente al confine della Germania, vicino alle rive del Danubio, immersa nel bosco. Fa parte delle ultime Abbazie che hanno ottenuto l’autorizzazione per l’uso del marchio “Autenthic Product Trappist”, arrivato solo nel 2012.

 

La Storia dell’Abbazia Engelszell

La sua storia è molto antica, la vita del monastero (che significa letteralmente “cella degli angeli”) inizia nel 1293, come succursale di un’altra abbazia più grande. Questo monastero ha sempre avuto una vita difficile, dovuta a innumerevoli crisi economiche, risollevate grazie all’intervento dell’abbazia madre. L’abbazia Engelszell viene chiusa nel 1786, per decisione dell’Imperatore Giuseppe II, e i suoi locali adibiti ad altri usi.

I terreni dell’abbazia Engelszell furono, fino al 1925, di propietà di un privato cittadino, che li cedette poi ad alcuni monaci trappisti, espulsi dal loro monastero in Alsazia.

Da quel momento l’abbazia Engelszell fu abitata da monaci cistercensi della “Stretta Osservanza”. Nel 1931 il monastero di Engelszell fu elevato al rango di abbazia.

La rinascita del monastero fu interrotta nel 1939 dalla Gestapo che dichiarò in arresto i 73 monaci che ne facevano parte, e chiudendola di fatto. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, 15 monaci tedeschi e monaci reduci di guerra vi si trasferirono, facendo così riprendere all’abbazia la sua funzione religiosa.

Oggi l’abbazia è abitata da 9 monaci e gestisce insieme alla Caritas una casa di cura per malati di mente. Da sempre l’abbazia da asilo a rifugiati politici e a profughi di guerra.

 

Le Birre Engelszell

 

L’abbazia Engelszell è arrivata oggi a produrre tre birre:

  • la Gregorius una speciale birra scura, la prima ad entrare in produzione, che prende il suo nome in onore del priore che rifondò Engelszell dopo l’editto di Giuseppe II,
  • Benno, una Belgian Ale di colore ambrato, quella che più rispecchia il classico “stile trappista” che tutti conosciamo,
  • Nivard, l’ultimissima in ordine di produzione, è una birra bianca, fruttata, fresca, con note agrumate e amarognole.

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