Birre Artigianali Americane: Storia e Principali Stili

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Storia delle birre americane

La storia delle birre artigianali americane inizia in epoche molto recenti, nel  1975, negli  Stati Uniti, non c’era ancora posto per la birra di qualità.

A partire dalla fine della seconda guerra mondiale i birrifici iniziarono a vendere con prezzi al ribasso, che portarono alla commercializzazione delle birre senza marchio sugli scaffali dei supermercati.

Gli eventi che permisero la nascita del movimento artigianale furono diversi, a partire, da dopo la seconda Guerra Mondiale, di movimentazione fuori del continente di ex militari e studenti.

L’incauto ottimismo della prima generazione convinse chiunque della possibilità di fare tutto ciò che ci si immaginava.

 

Lo stile americano

All’inizio le birre erano piuttosto semplici, un malto pale americano, un pugno di crystal, ricca di luppoli agrumati e un lievito ad alta fermentazione. Un prodotto artigianale che arrivò nei bicchieri dei consumatori.

Le tradizioni del vecchio mondo servirono da ispirazione, ma quello che ne uscì fu innegabilmente americano.

I luppoli d’oltreoceano, con i loro aromi di resina e pompelmo, definiscono da soli il concetto di birra artigianale americana.

Le lager hanno sempre fatto parte della storia della birra americana, ma la loro produzione pone un problema logistico: la maturazione a freddo richiede un tempo di permanenza elevato nei recipienti, rispetto ad una produzione di birre ad alta fermentazione; requisito che ha limitato la produzione delle lager.

 

Gli stili principali delle birre americane

American pale ale

Nate, nel 1980 e conosciute anche con l’abbreviazione Apa, per soddisfare la sete di luppolo dei birrai americani. Questo stile più di ogni altro definisce la birra artigianale americana.

Le American Pale Ale hanno una buona base maltata, dai sapori di caramello e uvetta, controbilanciata dalle note pinose e agrumate degli altri luppoli americani.

  • sapore dei luppoli freschi , note di frutta secca, tracce di uvetta e caramello.
  • aroma maltato e fruttato.
  • equilibrio mediamente corposo, con un finale secco e amaro

American IPA

Nate nel 1985, quando i birrai ricercavano nuovi modi di utilizzo del luppolo.

Le IPA sono semplicemente una variante più chiara, alcolica e luppolata delle Pale Ale.

  • sapore di luppoli freschi, con note pulite di malto e crosta di pane, in alcuni casi possono esserci tracce di caramello.
  • aroma di luppoli americani in evidenza, oltre alle note maltate e fruttate.
  • equilibrio mediamente corposo, con finale secco e amaro

Double/imperial  IPA

Le birre Double/Imperial Ipa sono nate intorno al 1995.

Il termine “imperial” veniva utilizzato per indicare le birre prodotte in Gran Bretagna e mandate alla corte dell’imperatore russo nel XIX.

Questo termine venne utilizzato anche in America, verso la fine del medesimo secolo, per designare la birra di fascia alta di un produttore.

Il termine è stato recentemente intrapreso anche dai produttori artigianali, che oggi lo utilizzano per molto tipologie. Oggigiorno quando sentiamo parlare di Imperial Ipa (ma anche Imperial Stout o altro) si fa riferimento a birre che per base di stile avrebbero una gradazione medio bassa, e che con la desinenza Imperial stanno a segnalare il loro sviluppo maggiore in alcol.

  • sapore dei luppoli in risalto e in contrasto uno sfondo maltato complesso e cremoso.
  • L’aroma è un’esplosione di luppolo, accompagnata da un deciso sostegno maltato.
  • equilibrio corposo grazie al sostegno alcolico, con un finale lungo e amaro.

Amber e Red Ale

I terminI fecero la loro prima comparsa intorno al 1990.

Si tratta di uno dei primi stili artigianali che offrì qualcosa di diverso ma non troppo impegnativo.

Fino a qualche anno fa ogni birrificio del paese aveva in catalogo una Red Ale con il nome ispirato a qualche animale del bosco, prodotta con la speranza di guadagnare.

Buona parte di queste birre è tornata nelle foreste subito dopo il boom.

Lo stile, tuttavia, può offrire più di quanto questa moda passeggera abbia dimostrato.

Le Amber sono fondamentalmente session beer.

Il trucco sta nell’utilizzo dei luppoli in modo che siano presenti ma non stancanti .

L’enfasi dovrebbe ricadere più sull’amaro che sull’aroma, anche se è bene che questo sia presente in piccole quantità.

  • sapore di un malto caramellato e delicato finale luppolato.
  • aroma di malto caramellato pulito e leggere note floreali .
  • equilibrio tra maltate e leggermente luppolate .

Barley wine americane

Come tutte le varianti americane di birre britanniche, lo stile si caratterizza per l’utilizzo sfrenato dei luppoli, la peculiarità delle barley wine è la maturazione nelle botti.

  • sapore decisamente maltato, con note di uvetta
  • aroma decisamente maltato, con quantità variabili di luppolo. Le birre più vecchie presentano note di cuoio e sherry
  • equilibrio che varia da bilanciati ad estremamente luppolati.

Porter e stout

Le varianti americane tendono ad essere piuttosto simili alle cugine oltreoceano, sebbene spesso prevedano l’utilizzo di varietà di luppoli americani e possano uscire un po’ fuori dalle righe per quanto riguarda le linee guida dello stile.

Pumpkin Ale

Nate come birre del raccolto autunnale, possono rivelarsi piuttosto divertenti e contribuiscono a tenere vive le radici agricole della birrificazione. Vengono prodotte con l’aggiunta di zucca.

  • Dal sapore di note di zucca sovrastate in alcuni casi dal tipico mix di spezie utilizzato per la torta di zucca.
  • aroma gradevole di note speziate.
  • equilibrio leggermente dolce.

 

E finalmente ecco una selezione delle migliori birre americane che potrai trovare nel mostro shop!

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