Birra Barley Wine: Storia e Caratteristiche delle Birre Da Meditazione

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Il termine Barley wine è traducibile letteralmente con “vino d’orzo”, ed è considerato da molti l’equivalente birraio del vino. Queste birre speciali infatti riprendono alcune caratteristiche tipiche dei vini come: metodo di maturazione, l’alcool elevato, e il colore scuro.

 

La Storia delle Birra Barley Wine

Di origine anglosassone questo termine appare per la prima volta verso la fine del 1800 e i primi anni del 900, e se il termine barley wine è relativamente giovane, l’abitudine britannica di produrre birre particolarmente alcoliche è certamente più antica.

Birre amate soprattutto dalla nobiltà, questa tipologia ebbe parte delle sue fortune come alternativa ai vini o ai distillati, quando a questi prodotti veniva precluso l’accesso al mercato britannico.

Nel corso degli anni il numero dei birrifici capaci di immettere sul mercato birre forti aumentò.

Una settantina circa, nel 1956, un numero minore nel decennio successivo che però ha il merito di aver visto la nascita di quello che oggi è il barley wine britannico per definizione: Thomas Hardy’s Ale.

La storia del barley wine inglese, e del birrificio pioniere inizia nel 1968, quando il birrificio Eldridge Pope di Dorchester, decise di produrre una birra commemorativa per il quarantennale della scomparsa dello scrittore Thomas Hardy.

L’idea era quella di realizzare una one shot che fosse importante.

Il successo convinse il birrificio a replicare l’impresa e nel 1974 uscì la seconda annata.

Quando nel 1999 Eldridge cessò la produzione, fu proprio l’importatore americano a riportare Thomas Hardy’s in vita affidandole le sorti ad un altro birrificio inlglese : O’Hanlon’s .

Quando anche O’Hanlon’s cessò la produzione dopo l’annata 2008, si creò un vuoto tra gli appassionati di tutto il mondo.

 

Caratteristiche delle Birre Barley Wine

Prodotte con l’alta fermentazione, le birre barley wine date le loro particolari caratteristiche rientrano in una categoria autonoma, unendo perfettamente elementi tipici della birra e del vino.

Le barley wine vengono definite anche birre da meditazione, questo perché data la loro carica alcolica e la loro importanza nel sapore, sono un’ottima alternativa ai liquori del dopocena.

Le birre barley wine spesso fanno parte delle edizioni limitate dei birrifici, bottiglie numerate disponibili in quantitativi limitati.

Rispetto alle birre classiche, considerate un prodotto fresco da consumare giovane per apprezzarne di più le qualità, le barley wine diventano così pregiate perché subiscono una lunga maturazione in cantina per alcuni anni. Lo scopo è di favorire l’arricchimento di aromi e soprattutto sapori, che si sprigionano durante le lunghe maturazioni in botti di legno, meglio se antiche.

Le birre barley wine hanno come caratteristica anche una lunga scadenza, o addirittura la sua assenza a causa dell’alta gradazione alcolica che la conserva nel tempo, proprio come un distillato.

Come Degustare una Birra Barley Wine

Le barley wine, queste birre da meditazione, sono da degustare nel bicchiere più adatto per permetterle di esternare al meglio le loro caratteristiche, lo stesso bicchiere impiegato per i liquori: il Balloon.

La sua forma bassa e tondeggiante si adatta per una bevuta a piccoli sorsi e l’ampiezza della parte alta permette a questa birra, che non deve assolutamente essere degustata fredda ma a temperatura di cantina, di liberare tutti gli aromi.

Abbinamenti Gastronomici con le Birre Da Meditazione

Grazie all’ampia varietà di sensazioni, sapori e intensità, l’abbinamento preferito per le barley wine è sicuramente quello con i dolci, in particolare la pasticceria secca e il cioccolato. Proprio come i più famosi distillati, non di rado si abbina alle barley wine un buon sigaro!

Le birre da meditazione sono considerate birre soprattutto invernali, ma se non temete il fatidico colpo di calore potete degustare ovviamente tutto l’anno!

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